Le storie migranti e la loro espressività: DIMMI raccontato dal Corriere della Sera

Nelle scorse settimane è passata a visitare l’Archivio Diaristico Nazionale Roberta Scorranese, giornalista del Corriere della Sera: è stata conquistata dalle storie migranti arrivate negli ultimi anni all’ proprio grazie al concorso DiMMi – Diari Multimediali Migranti, che dal 2012 raccoglie i diari di chi ha intrapreso un viaggio verso l’Italia.

Nell’articolo in cui racconta il progetto, riporta e commenta le parole di alcuni autori, come quelle di Milivoje Ametovic:

«Sono nato nei tempi sballati dove ce poco spazzio per deboli e indifesi… Credo che posso chiudere la mia valigia perché in partenza era piena di speranza e voglia di essere acetato? Oggi vorrei solo un po’ di dolcezza per cancellare il sapore amaro di queste continue d’eluzioni».

Roberta ha visto in questi racconti:

«Soprusi, piccole vittorie, speranze o quotidiane ingiustizie fissate sulla carta in un italiano che pare un esperanto dei nostri tempi: l’incertezza sintattica (come nel diario di Ametovic), l’errore, insomma, si trasfigura in un’espressività che commuove, perché questa scrittura è dettata da un’urgenza superiore, generata dalle difficoltà di tutti i giorni»

Dal 2018 il progetto ha acquistato nuova forma con il nome di DIMMI di Storie Migranti e vede la partecipazione di 47 partner  a livello nazionale. Anche quest’anno è stato indetto il Concorso DiMMi – Diari Multimediali Migranti. C’è tempo fino al 30 aprile per inviare la propria storia!